domenica 19 febbraio 2012

VOLANTINO CREATO DA ROBY PER MANIFESTAZIONE NO TAV DEL 25 FEBB 2012

Solidarietà agli arrestati/e,
colpiti da una repressione degna di uno stato fascista.






Siamo operatori sociali (educatori, oss, psicologi, assistenti sociali). Ci sentiamo solidali, perché la disinformazione che colpisce il movimento no-tav è la stessa che colpisce il comparto socio-sanitario e socio-assistenziale; perché come lavoratori non abbiamo nulla a che spartire col capitale.
La stessa logica impera nelle politiche sociali e nella questione dell'alta velocità e delle grandi opere: soldi spesi con l'unico fine di costruire una vetrina mediatica in cui far vedere quanto son belli i servizi sociali; soldi spesi per alimentare speculazioni e rapinare i soldi pubblici da parte dei politici, di confindustria e della malavita organizzata, spacciate come opere necessarie volano dell'economia. In entrambi i casi non si guardano i bisogni reali delle persone e dei territori. Le conseguenze sono la devastazione socio-economica e ambientale.
Ci raccontano che non ci sono i soldi, così tagliano servizi e personale di aiuto a chi è in difficoltà perché portatore di handicap psichici e/o fisici. I soldi per la Tav invece vengono puntualmente trovati, lo stesso per le altre grandi e inutili opere; così come per salvare le banche.
Noi rappresentiamo realmente il 99% della popolazione, loro soltanto l'1%.
Purtroppo sono circondati da utili idioti che col manganello e la penna fanno del vero e proprio squadrismo.
Purtroppo sono circondati da molti indifferrenti ubriacati dalla propaganda dei loro media.
Ma ogni volta che hanno portato avanti la repressione, gli è andata sempre peggio: la solidarietà si è diffusa in ogni parte d'Italia e in molte realtà. Ogni volta devono fare i conti con sempre più blocchi, presidi e manifestazioni che non si limitano al territorio della valle.
Ora e sempre resistenza, ora e sempre No Tav.




Operatori Sociali Non Dormienti




report di dalia ultimo incontro osnd

Riassumendo:
L’obiettivo della serata:  smuovere i nostri colleghi dormienti e frustrati che pensano che non ci sia niente che possiamo fare.
COSE DA FARE:
1)      LA COSTRUZIONE DI UNA RETE DI CONTATTI;*
2)      FAR EMERGERE I MOTIVI CHE CI MUOVONO;
3)      17 MARZO. 151 ANNI DALL’UNITA’ D’ITALIA. QUALI CONQUISTE STIAMO PERDENDO?
4)      ESEMPI DI LOTTE POSITIVE
5)      ESEMPI DI BUONE PRASSI (UN ALTRO MONDO E’ ANCORA POSSIBILE);
6)      TITOLO DELL’EVENTO E VOLANTINO:
7)       MODALITA’ DIFFUSIONE DELL’EVENTO: SPOT RADIOFONICO, VOLANTINI, FB, BLOG, ECC..
8)      GESTIONE PIU’ EFFICIENTE DELLA PAGINA FACEBOOK.
 
*1) CHE COSA CHIEDIAMO AL NOSTRO POSSIBILE REFERENTE?
-  Di connettersi alla pagina di fb;
- La disponibilità a far arrivare nel posto in cui lavora i materiali che inviamo;
- Il coinvolgimenti delle persone con cui lavora agli eventi;
- La redazione periodica di uno scritto che riguarda il servizio in cui lavora che si possa mettere in rete in modo che tutti possano sapere che cosa capita ai rispettivi “vicini”.
 
PROPOSTA:  La partecipazione degli operatori sociali non dormienti con il loro striscione, alla manifestazione nazionale No Tav del 25/02 con lo slogan “NO TAV SI SOCIALE”.
Roberto! Magari potresti lanciare la proposta anche al gruppo artistico e decidiamo poi tutti insieme lunedi’ prossimo.
 
COMPITI PER CASA:
-         Per il prossimo incontro dobbiamo arrivare tutti con i riferimenti di contatti dei possibili referenti di altri servizi.
-         Roberto si occuperà dello spot radiofonico questo venerdì e partecipando anche alla riunione del gruppo artisti chiederà loro di portare alla prossima riunione i riferimenti dei contatti che hanno anche loro. Cerca magari anche di capire dove faremo la prossima riunione proponendo un momento più breve tutti insieme e poi la divisione in gruppi di lavoro.
-         Se abbiamo delle idee sui contenuti, possibili titoli per l’evento, ecc…mi raccomando…facciamo girare tutto quello che ci frulla per la testa!!!
 

domenica 12 febbraio 2012

13 FEBB. INCONTRO PER ORGANIZZAZIONE EVENTO DEL 17 MARZO 2012 PRESSO CAFè LIBER

Cari Operatori sociali non dormienti,
come alcuni di voi già sanno, si sta organizzando l'evento previsto per il 17 marzo 2012 presso il Cafè Liber (cso vercelli torino).
L'evento è rivolto a tutti coloro che operano nel sociale, ed è nato dalle molte riflessioni fatte in queste ns riunioni, ovvero come sia possibile che molte/troppe situazioni sociali assurde che stiamo vivendo, passino in sordina per il resto dei nostri colleghi!
Come mai è così difficile informare, agganciare e avere riscontro rispetto alle cose cui stiamo assistendo?
E perchè la maggior parte dei nostri colleghi sembra oscillare tra paura e immobilità, con conseguente passività?
Abbiamo riflettuto sul senso del lavorare nel sociale, sui concetti di ETICA, DI RESPONSABILITA' E GIUSTIZIA SOCIALE, per chi decide di fare questo mestiere, ed è impescindibile oggi più che mai, decidere da che parte stare e agire per ciò che è in nostro potere.
L'evento che sta andando creandosi non sarà il solito PIPPONE, ma bensì stiamo cercando di creare un momento anche ludico e artistico, al contempo di forte comunicatività, cercando di fare passare più messaggi possibili, e chissà che qualcosa non si smuova!!
Attualmente ci stiamo dividendo in gruppi a seconda di chi senta più sua la parte prettamente organizzativa, chi artistica o chi semplicemente organizzativa.
Chiunque voglia partecipare è il benvenuto!
Attendiamo nuovi spunti riflessivi e propositivi!
Baci a tutti
Op.soc. nn dormienti

report del Tavolo tematico "Funzioni di tutela dell'EnteLocale - bisogni e risorse" della Conferenza del Welfare tenutosi il 3febbraio. Il report è stato redatto da Patrizia Campo dei LAPS

ALCUNI APPUNTI SUL 2° INCONTRO WELFARE 3.02.12

- Intervento introduttivo della Direttrice Servizi Sociali Comune di Torino (sono arrivata subito dopo ma erano presenti altre persone del Laps che se hanno modo di integrare questo report, sono bene accette…).
-    R. Vitale – Regione Piemonte: il suo intervento  ha inquadrato dal suo punto di vista la situazione della Regione sotto l’aspetto delle risorse finanziarie (elenco dei mancati trasferimenti statali, dei tagli pregressi che avranno ricadute sul 2012 e 2013). Nel bilancio 2012 vi sono 68 milioni di Euro di risorse disponibili ovvero 1/3 di quello che si prevedeva. Di questi, 1.250.000 € sono destinati alle famiglie, nello specifico agli asili nido. Il bilancio regionale è in fase di discussione nelle Commissioni competenti in questa fase e ci sono forti criticità, “tuttavia Monferino è disponibile a valutare la destinazione dei risparmi delle Aziende sanitarie alle politiche sociali”.           Apertura del Ministro Salute Balduzzi sulla possibilità di riconsiderare all’interno dei LEA anche prestazioni e/o interventi non solo di natura prettamente sanitaria.
Il Governo sta valutando un’eventuale contribuzione delle famiglie alla spesa relativa ad alcuni servizi, nonché revisione dell’ISEE (i parametri per il calcolo).

Vitale ha affermato che dovrà essere effettuata una verifica dei modelli di assistenza ai non autosufficienti, sia anziani sia disabili, e che è stata fatta una proposta di ridefinizione degli standards agli “amici delle case di riposo”. Il Fondo per la non autosufficienza con risorse sanitarie e in parte con risorse regionali (4-5 mln euro) è stato costituito per blindare le risorse rispetto a come oggi le aziende sanitarie impiegano le risorse stesse e per fare in modo che queste arrivino ai destinatari e non si perdano nei rivoli gestionali.
Anche se il governo ha deciso di non modificare per ora la legge sull’assistenza, per garantire l’equità dell’accesso al sistema, si sta cercando di capire in che maniera le famiglie possono contribuire al sistema delle prestazioni e quali devono essere esenti dalla contribuzione (quali sono gli indicatori di ricchezza delle famiglie e quali tipi di famiglie devono essere chiamate a contribuire (“qual è il target di popolazione che pensiamo di aggredire”).
Inoltre lo scioglimento dei consorzi, che avverrà alla scadenza dei contratti, impone ai Comuni una riorganizzazione: si prefigura un taglio alle cooperative e al Terzo Settore, ma si dovrà fare in modo che i sacrifici siano distribuiti tra tutte le componenti del sistema.

- Cestari – a nome di CGIL, CISL, UIL. Punta l’attenzione sulle/gli 11.000 lavoratrici/ori del settore delll’assistenza colpiti dalla crisi in modo pesantissimo (2 volte Fiat Mirafiori in termini numerici), lamenta l’arenarsi di più tavoli di confronto con enti e istituzioni (es. il tavolo sui LEA) che ha fatto perdere 1 anno di tempo. Ritiene che sia un punto di debolezza la presenza a livello regionale di un unico assessore che assomma le competenze sia delle Politiche sociali che della Sanità poiché le sue attenzioni sono dirottate principalmente verso le politiche e le priorità di quest’ultima.                                   L’IMU, nonostante la metà dell’imposta dovrà andare allo Stato, potrà rappresentare una “leva” per i Comuni a seconda di come verrà applicata, ad es. si potrebbe decidere di applicare aliquote più alte sugli alloggi sfitti.
Ha sottolineato la mancanza/assenza di dialogo con i livelli istituzionali; non si tratta solo di tagli alle risorse, ma di una completa destrutturazione del sistema che non regge sul breve periodo (“il tempo della 328 è finito”) in quanto manca una normativa, manca l’idea di quale sia il welfare di questo paese. A suo modo di vedere è necessario riaprire un dialogo su come ridefinire il sistema da un punto di vista strategico con Regione e Comuni.

- M. G. Breda – Coord. Sanità Assistenza (C.S.A.): è importante ricordare la definizione originaria della persona beneficiaria dell’assistenza sociale (inabili sprovvisti dei mezzi necessari per provvedere al proprio sostentamento) per capire che le risorse finanziarie destinate agli asili nido non dovrebbero stare insieme a quelle rivolte alle politiche sociali (per gli anziani non autosufficienti, i minori in situazione di abbandono, ecc); stesso discorso vale per il “Fondo per la Non Autosufficienza” in quanto rivolto a persone che necessitano soprattutto di cure sanitarie! eppure assorbe risorse del sociale! I LEA sono tuttora in vigore e vanno rivendicati ad es. per i malati cronici non auto. A Luglio 2011 erano 11.000 a Torino le persone in lista d’attesa per i servizi relativi alla domiciliarità. La situazione delle risorse finanziarie presentata dalla Regione è preoccupante perché: 1. i risparmi prospettati derivanti dalla gestione dalle aziende sanitarie non sono formalizzati, al momento sono solo una promessa…2. da tempo si rilevano parecchi posti vuoti nelle Comunità residenziali e nei servizi diurni, non occupati per mancata copertura della quota sanitaria da parte della Regione e sommando tutte le quote che mancano all’appello si arriva ad una cifra che assomiglia molto a quella dei risparmi ipotizzati dalla Vitale! (Quest’ultima non interviene successivamente per smentire…). La L.R. 1/04, che non è mai stata recepita dalla Regione, stabiliva le priorità a cui dovevano essere destinate le risorse finanziarie in questo ambito, in mancanza di tale vincolo normativo le risorse possono essere “distratte” in altre direzioni…                                  Sarebbe importante recuperare i grandi patrimoni delle IPAB, in carenza di risorse come siamo attualmente.

- Neirotti – ANCI: il Governo ha previsto come data di chiusura dei bilanci comunali del 2011, giugno 2012 sapendo che ci sarebbero state enormi difficoltà a chiuderli; i Comuni stanno facendo i calcoli per capire fino a quanto innalzare l’aliquota minima dell’IMU, fissata dallo Stato nella misura dello 0,76 / 1000, per garantire la copertura dei buchi dei bilanci del 2011.   
Neirotti afferma che le risorse che saranno acquisite devono essere spese in modo trasparente per legittimare la tassazione presso i cittadini, anche se sembra che le nuove tassazioni non consentiranno altro che il mantenimento del minimo indispensabile per i Comuni.
                                                                            
- Rappresentante dell’INPDAP-INPS:  racconta un esempio di collaborazione positiva e buona prassi realizzata lo scorso anno, che verrà reiterata quest’anno attraverso la quale il Settore Domiciliarità dei Servizi Sociali della Città di Torino ha  potuto beneficiare di € 1.340.000,00 di fondi INPDAP recuperati con un progetto specifico.                                                                                             

- Geninatti – a nome di ConfCoop. e Lega Coop:  sottolinea che il mondo che rappresenta non è solo quello definito in modo riduttivo dalla Direttrice dei Servizi Sociali comunali come  “concessionari di pubblici servizi”, ma che la relazione con l’ente pubblico è quella di attori di coprogettazione, sussidiarietà ecc.  Rileva che questa Giunta comunale punta molto l’attenzione sui Servizi educativi a cui sono destinati 60 milioni di Euro, sulla Cultura ma non hanno uguale importanza i servizi sociali e l’Istruzione è una competenza dello Stato!
Una riduzione dell’investimento sul welfare ha effetti negativi di aumento della spesa sanitaria, come ci mostrano da tempo studi e ricerche sull’argomento. Altra questione critica è il ritardo dei pagamenti degli enti pubblici, soprattutto le ASL; il sistema ha retto finora cercando di garantire i posti di lavoro ma non si sa fino a quando sarà possibile... Suggerimenti, idee per essere propositivi: si potrebbe considerare le disponibilità di patrimoni che diverse famiglie sono disponibili a mettere a disposizione (senza aspettare la loro morte) non solo al proprio figlio/a perché possa vivere insieme ad altri (problema del “dopo di noi” vissuto da molti genitori di  soggetti disabili). E’ un tema che va affrontato con molta delicatezza ma è arrivato il momento di farlo in modo più concreto.                                                                    
                                                                               
 – Centillo – presidente IV° Commissione consiliare: non rinunciamo a combattere, non facciamoci travolgere da questa crisi, ascoltiamo suggerimenti e raccogliamo nuove idee ad es. si potrebbe pensare di che tutto ciò che viene recuperato dall’evasione fiscale venga destinato alle Politiche Sociali.                                                                         
                                                         
      - Assessore Tisi  alle Politiche sociali e abitative Comune To:  ribattendo all’intervento della Breda, puntualizza che quando è stata emanata la legge che istituiva i Lea eravamo in un contesto diverso, non ci possono essere diritti esigibili a fronte di una non copertura finanziaria corrispondente, preferisce parlare di tutele piuttosto che di diritti esigibili (ricorda che ci sono anche i doveri dell’ente locale verso i minori, non solo verso gli anziani …). Questa serie di incontri è finalizzata a raccogliere idee, proposte in un’ottica propositiva e di costruzione partecipata di alternative perché le risorse mancano e dobbiamo esserne consapevoli e non avere solo un atteggiamento critico  e rivendicativo poiché altrimenti non serve a molto questo confronto. Il prosieguo dei lavori vedrà l’attivazione di più laboratori di approfondimento di tematiche e si prevede di chiudere i lavori  nello spazio di pochi mesi.                 

INCONTRO OSND 13 FEBBRAIO H 21

INCONTRO OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI
LUNEDI' 13 FEBBRAIO 2012
V.Passo Buole 166/Torino/
ore 21.00
presso Coop.Social Project

Contributo televisivo sull'evento di sabato 4 febbraio a Ivrea
http://www.retecanavese.tv/index.asp?titolo=Dimezzati+i+servizi+educativi+territoriali&rif=1&id=376&arch=1&fb_source=message