giovedì 22 marzo 2012

..E GIUSEPPE AGGIUNGE..

se abbiamo presente il profilo psicologico che certe situazioni possono causare, il racconto può procedere...
in questo Paese, la Costituzione afferma che ogni cittadino a pari dignità, diritti e doveri, qualsiasi siano le proprie condizioni, capacità e idee...
come ho gia detto durante l'intervista, proiettata al Caffè Liber, sabato 17marzo scorso, i disabili sono cittadini come gli altri, quando devono pagare le tasse e contribuire alla vita pubblica dello Stato, mentre, per vedersi riconosciuti quei diritti sanciti dalla stessa Costituzione, finiscono per doverseli pagare una seconda volta, a patto di poterselo permettere...
la definizione sarebbe "vita di relazione", sì proprio quella "relazione" che fà di un uomo, un cittadino, un ente sociale, che genera opportunità e ricchezza, non solo sul piano economico, ma anche su quello etico, orizzonte, quello morale, di cui tanti si riempono la bocca, dimenticando quello che hanno appena dichiarato, immediatamente dopo aver portato a termine la propria affermazione.
nel gennaio 2008, oramai più di 4 anni fà, l'amministrazione cittadina torinese, mi invia un meraviglioso documento, nel quale si affermano i miei diritti di libertà e di mobilità, rientranti in quella opportunità di "vita di relazione", riconosciutami anche in virtù del conferimento del servizio di buoni taxi; il documento si conclude, con la comunicazione in cui, a causa di problemi di bilancio, non sono disponibili i fondi per finanziare il servizio, pertanto questo stesso, viene sospeso fino a data da destinarsi...
Torino, 22 marzo 2012...e i tagli procedono

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