martedì 27 marzo 2012

le perle di saggezza del nostro caro Giuseppe : )

l paradigma da cui vorrei partire, proprio date le condizioni in cui, oramai sempre più ampi strati della nostra società, stanno scivolando o sono gia caduti, come occasione, certamente dolorosa e drammatica, ma fitta di nuove opportunità; in altre parole, si tratta di trasformare un progetto politico, che sta determinando tutte le conseguenze di cui abbiamo ampiamente discusso, sia nelle nostre riunioni, sia al presidio di ieri pomeriggio.
si tratta di cogliere tutto il fenomeno di malcontento generale, quindi, di veicolarlo ed unificarlo, con la prospettiva di una vera e propria rivoluzione. forse, per la prima volta, si potrà parlare di rivoluzione dal basso, generata da questa sempre più crescente percezione, per altro ben supportata da fatti concreti, che effettivamente stanno provocando una moltitudine di "turbolenze", provenienti da tutto il mondo del lavoro, dell'associazionismo e di tutti i soggetti coinvolti, anche coloro che ancora non si sono accorti.
insistiamo sulla partecipazione di tutti, indipendentemente dall'appartenenza sociale, di classe, adottando gli stessi sistemi di terrorismo che, con efficacia più o meno reale, sono stati utilizzati dal potere, per immobilizzare tutta la nostra società; ribaltare la prospettiva, indicando con nomi e cognomi, i veri responsabili del degrado, non solo dal punto di vista economico, anzi, sottolineando quanto, anche gli aspetti etico-morali, hanno finito per determinare lo scenario di fronte al quale ci siamo venuti a trovare...
inutile riprendere, sul fronte storico, le cause che hanno generato questo penoso spettacolo, piuttosto, cercando di muovere dall'immediato, sia percettivamente, sia concretamente, introducendo argomenti attualissimi, come la perdita di diritti, tra i quali quelli dell'istruzione, della sanità pubblica, per finire con le realtà particolari, che stanno divenendo universali, come l'assistenza agli anziani, ai bambini nelle scuole, fino ai cosiddetti andicappati, di qualsiasi genere, calcando la mano sull'ipotesi che, per caso o per destino, un pezzo di sfiga potrebbe toccare a chiunque...
certo, con tutta l'abilità retorica necessaria, senza però, perdere di vista l'obiettivo, che deve essere quello di una reazione al timore di finire in disgrazia, proprio per sollecitare un'azione preventiva, da agire in tutti gli ambiti, a partire dal privato, per concludersi con la volontà di indurre, anche nella vita pubblica, quindi politica, effettivi gradi di sempre maggiore partecipazione...
a mio parere, anche l'adozione di un linguaggio effettivamente efficace, proprio come si fà in propaganda elettorale, con obiettivi del tutto rivoluzionari, in cui, soggetto e oggetto sono la stessa cosa, provando ad immaginare, almeno una volta, che il nostro futuro ce lo costruiamo noi, con la nostra capacità di aggregazione, di idee e di uomini...se ci crediamo, si potrà realizzare, quanto meno, arginare questa deriva da bassa macelleria, che non può e non deve passare, a patto di non renderci vittime sacrificali, senza aver tentato di sfuggire a queste terrificanti logiche...
un saluto a tutti, Giuseppe

Nessun commento:

Posta un commento