mercoledì 20 giugno 2012

ASSEMBLEA PUBBLICA INDETTA DAGLI OP.SOC NON DORMIENTI 22 GIUGNO H 17 PALAZZO NUOVO

OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI TI INVITA 

VENERDI' 22 GIUGNO 2012

ASSEBLEA PUBBLICA/IL WELFARE E' UN DIRITTO

UNIVERSITA DI TORINO'/PALAZZO NUOVO/

ORE 17.00/20.00

In questi mesi molte lavoratrici e lavoratori si sono ritrovati sotto il comune ed altre istituzioni per protestare contro i tagli, la chiusura dei servizi e contro la privatizzazione di servizi essenziali come gli asili nido. Non passa settimana che non ci sia un presidio.... questo perchè la politica dimostra di essere sempre più distante dalla vita e dai bisogni delle persone e sempre più legata alle leggi di un mercato finanziario.

I nostri politici se ne sono accorti?
Perché continuano a tagliare i finanziamenti alla cultura e ai servizi a sostegno delle fasce già deboli?
Perché non pagano gli impegni presi nello scorso bilancio lasciando che le lavoratrici e lavoratori rimangono senza stipendio?
Dopo aver appaltato tutti i servizi socio assistenziali, ora vogliono appaltare anche i nidi…
Perché?
Così possono non pagarli continuando a parlare di solidarietà e sussidiarietà?

Secondo noi vanno tagliate le spese improduttive come i finanziamenti ai partiti, i benefit cariche politiche, le spese militari, le grandi opere…….

Con questa assemblea vorremmo provare ad incontrarci non solo per discutere di bilanci. Ci piacerebbe cambiare le premesse partendo dai bisogni delle fasce più deboli e provando a riprogettare i servizi. Se le necessità delle persone più deboli sono urgenti e reali (e lo sono!) dovrà essere priorità di bilancio finanziare i servizi che se ne occupano. Non dobbiamo rinunciare ad affermarlo.
Noi non siamo esperti di bilanci ma abbiamo delle cose da dire. Non ci accontentiamo di difendere i servizi così come sono oggi. Oggi infatti ci sembra che grazie ai sistematici tagli e la mancanza di contenuti etici alla base, noi operatori sociali ci ritroviamo a fare i CONTROLLORI con l’unico obiettivo di tenere sempre più ai margini chi invece dovremmo sostenere nel processo di reinserimento. Questo non è dignitoso per noi e non lo è certo per chi usufruisce del nostro lavoro.
Siamo ben consapevoli di essere all’interno di un sistema capitalistico che ad oggi non è più sostenibile e che come può cerca di impedirci ogni azione che sia in contrasto con il sistema stesso. Noi però consideriamo la situazione INACCETTABILE!
Questo è un sistema che ci vuole silenziosi, obbedienti ad ogni costo e deresponsabilizzati.

Dobbiamo elevare la nostra responsabilità di soggetti che costruiscono il sistema.
Se siamo tanti e consapevoli e costanti possiamo essere incisivi

L’assemblea vuole essere solo l’inizio di un lavoro che faremo insieme, un modo per progettare insieme, per scambiare, per conoscerci, per sperimentare un modo diverso di relazionarci, un modo per creare relazioni significative e di solidarietà e buone prassi.
Invitiamo quindi tutti gli operatori e le operatrici sociali, tutti i lavoratori e le lavoratrici che stanno lottando per difendere i loro diritti a discutere insieme di questa situazione e dire no ai tagli e alla privatizzazione dei servizi e dei beni pubblici, si a una città che risponda ai bisogni e ai diritti delle persone.
Per realizzarla dobbiamo cominciare a ragionarci insieme, costruendo un dizionario comune che ci cosenta di disegnare una città diversa, attenta e solidale ai bisogni delle persone, e non alle leggi della finanza!
Invitiamo anche le istituzioni che hanno il compito di governare questa crisi a confrontarsi con noi, prendendosi le proprie responsabilità e chiarendo quale modello di società vogliono costruire.

….“Un viaggio lungo mille kilometri inizia sempre con il primo passo”….

Operatori sociali non dormienti

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